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venerdì 15 dicembre 2017

I miei primi 70.000


Ciao a chi mi legge.
Altro traguardo, altro post!
GRAZIE!!!


Questo lo dedico al rispetto...
Soprattutto a chi ne e` carente dedico un pensiero speciale.

Ho incrociato molte persone sincere e propositive e alcune poco limpide.
Non e` corretto a mio parere esternare giudizi lapidari quando per primi non siamo completamente trasparenti.
Si puo` pretendere dalla vita quando siamo noi per primi disposti a mettere in discussione le nostre convinzioni.

Questo blog e` alimentato da confronti di idee e da episodi di vita vissuta e dalla voglia di raccontarsi in modo spontaneo.
Questo e` il suo scopo, sottolineare la spontaneita` delle vicende quotidiane che fanno incrociare la vita delle persone sia realmente che sul web.

Il virtuale permette di mettere in contatto persone distanti fisicamente ma che hanno idee o vissuti simili.
Oppure accomuna la fase della vita che stiamo vivendo con tutte lei difficolta` del caso oppure ancora le speranze per il futuro.

Ho condiviso opinioni e commenti su luoghi visitati piuttosto che foto di monumenti che colpiscono il turista. 
Chi come me e` appassionato di foto trova indispensabile condividerle.

A questo proposito vorrei dire che tramite twitter bolle in pentola un progetto molto stimolante e che saro` ben felice di raccontare non appena prendera` il via...
Speriamo bene, sarei veramente contenta se fosse realizzabile...ma ne parlero` a tempo debito!

Cosi` sta procedendo la mia vita virtuale, una conoscenza dopo l'altra una possibilita` di esprimere le mie passioni in compagnia di chi le condivide.

Portera` frutti? Chissa`! Forse inaspettatamente quello che e` iniziato come un gioco e che mi coinvolge nei miei aspetti piu` profondi, puo` veramente tramutarsi in un progetto che non pensavo nemmeno di avere!

Le possibilita` di esprimere se stessi comportano anche eventualita` inaspettate.
Chi si muove in un ambito sconosciuto ma lo fa con correttezza forse arriva piu` lentamente ma arriva comunque.

Che dire, giorno dopo giorno prendo consapevolezza che di persone gradevoli ce ne sono tante e altrettante sono quelle che amano condividere spazi e progetti.
Io sono stata quotidianamente invitata a partecipare a diverse iniziative volte a diffondere benessere ed etica sociale; sono grata e appagata di questa opportunita`.

Il resto compresi eventuali risvolti clamorosi, continuero` a raccontarli sul blog.

Il diario procede, la mia voglia di raccontare anche...finche` c'e` chi legge...

Buona vita, Arianna.



mercoledì 22 novembre 2017

i miei primi 60.000


Ciao a chi mi legge.
Il primo dicembre compio un anno sui social!

Questo è un traguardo conseguito praticamente solo con Twitter.
Le ultime 10.000 visualizzazioni le ho fatte tra un cinguettio e l'altro.

Mi piace interagire in tempo reale con altri internauti e poter commentare le notizie aggiornate minuto per minuto.

Posso spaziare in molti argomenti diversi e dar loro quella che secondo me è la priorità.
Non sempre ho la soluzione ma contribuisco con idee o proposte.

Praticamente ho trovato il lavoro su misura per me!

L'ho cucito su mie esigenze personali e ora devo fare tutti gli aggiustamenti del caso e renderlo proficuo e il più possibile social mente utile come mi ero prefissata inizialmente.
La mia priorità testardamente rimane il mio ruolo di mamma.
Per me non ha senso delegare l'educazione dei miei figli per poter lavorare tutto il giorno fuori casa.

Non ho ancora aperto Facebook, non mi attrae non riesco a capirne l'utilità.
Mi sentirei isolata, come a parlare da sola...
Sicuramente mi darebbe maggiore visibilità ma avrebbe senso se fossi già un'esordiente.

Vorrei riscrivere almeno una fiaba famosa ma stravolgendola e continuare a contribuire fotograficamente con altri giri interessanti per la mia città.

Insomma continuo a sperimentare e arricchisco i miei #
#SerenataSocial #ScrivoSuiSocial e #tuittofoto
Mi piacciono e mi rappresentano.

Ho instagram ma non saprei come ampliare il suo utilizzo, lo trovo poco pratico e anche troppo autoreferenziale.

Avrei voglia speranza e desiderio di avere una rubrica personale ma aperta ai commenti e riconosciuta come interessante ed imparziale toccando anche argomenti politici.
NON DI PARTITO ma riflessioni di politica e quotidianità.

Sognare ad occhi aperti non costa nulla e può stuzzicare chi ha la possibilità di rendere tutto ciò reale.

Continuo il percorso sicura che qualcosa di buono ne uscirà fosse anche esperienza di vita


A volte mi chiedo il traduttore per le altre lingue come trasforma il senso di ciò che intendo trasmettere attraverso i miei scritti.

Mi auguro sempre di non urtare nessuna sensibilità soprattutto quando divento troppo ironica.

Il resto sono commenti ad avvenimenti quotidiani che mi colpiscono.

Procedo e attendo eventuali risvolti domandandomi perché mi leggono maggiormente all'estero e lo fanno costantemente e da subito americani e canadesi.

Dovessi trovare motivazioni valide vi tengo aggiornati.

Buona vita, Arianna.

giovedì 9 novembre 2017

passeggiando per Roma #tuittofoto


Ciao a chi mi legge.
Pensavo alla soddisfazione nel mio piccolo di avere un riscontro di lettori un po' da tutto il mondo.

Così ho supposto che leggendo prevalentemente dall'estero, forse potete aver piacere di conoscere e visitare le bellezze della mia città...Roma.

Questo è un esperimento che se avrà successo, ripeterò sovente cercando di proporvi sempre posti diversi, curiosi o i grandi classici conosciuti a livello mondiale.

Stamattina sono andata a passeggiare in Via del Corso, storica strada al centro della Roma artistica e delle vie dello shopping.
Ad un passo da Piazza Venezia, dalla fontana di Trevi piuttosto che in prossimità della famosa Trinità dei Monti.

Su #tuittofoto ci sono le immagini dei monumenti più conosciuti.

Io mi sono soffermata su due piccole chiese a metà di via del Corso che secondo me sono molto suggestive.

La chiesa di San Giacomo e quella di San Carlo.

Sono raccolte e illuminate in maniera sobria in più le foto le ho scattate con il telefono però sono convinta che possano rendere l'idea della loro bellezza artistica.

Questo è il risultato!
se piacerà farò in modo di portarvi a visitare altri luoghi.

Ciao a presto!














domenica 5 novembre 2017

i miei primi 50.000



Ciao a chi mi legge...ancora e ancora.

Come poter sembrare una persona sicura di quello che fa?
Come darsi un tono credibile e professionale?

Boooo!

Non ne ho idea, sono in alto mare.
Festeggio un altro traguardo a poco più di un mese da quando ho ricominciato a postare.

Quasi 15.000 visualizzazioni...tantine per una che non ha idea di come si usino i social.

Sono passata da Google plus a Twitter.
Il primo è l'esordio e l'approccio al web. 
Tanti complimenti e stimoli di scrittura e argomenti.
Il secondo è la mia vetrina virtuale.
Tanti follower competenti e in più diverse bande di spacciatori di cultura del bello e della poesia che  mi taggano con i loro #.
Coinvolgendomi in sessioni artistiche e fotografiche.

Ormai sono dentro fino al collo...complice con loro...confesso di aver aperto # personali ma condivisi con chi vuole partecipare con un tweet.

#SerenataSocial  #ScrivoSuiSocial  #tuittofoto

@AriannaAmbrosi0 
finale con lo zero...perché è da lì che sono partita.

Moltissimi pubblicamente e in privato mi stanno spiegando come utilizzare e potenziare il blog.
Già detto, è un esperimento condiviso.
Beh...sta funzionando! GRAZIE

Sono contenta del risultato e col passare del tempo delineo ciò che mi piace fare o che suppongo mi riesca meglio.

Proseguo in ottima compagnia, forse ho trovato la mia chiave di lettura per amare i social e condividere passioni tramutando tutto in realtà lavorativa.

Sento che qualcosa di concreto per mettermi alla prova si sta facendo più reale...vedremo...

Spero di non perdere entusiasmo e spontaneità che mi hanno portato bene fin da subito.

Ho un po' di timori forse incertezze sicuramente non ho studiato per scrivere di mestiere.
È penalizzante o un valore aggiunto?!

Seguitemi e lo scopriremo insieme :-)!

Buona vita, Arianna.

sabato 4 novembre 2017

istruzione

Ciao a chi mi legge.
Cosa significa questo termine?

Sappiamo che andando a scuola si impara a leggere e scrivere.
Disegnare e colorare.
Si studiano materie scientifiche piuttosto che matematiche.
Si stimola la memoria imparando poesie.
Etc...

Cosa significa...oltre?
A scuola si insegna ad interagire con altre persone.
I bambini si confrontano tra loro diversità di caratteri, peculiarità, diversità di educazione.
Imparano a relazionarsi.
Attraverso le recite vincono la timidezza.
Esplorano le loro abilità.
Sviluppano preferenze e inclinazioni.
Insomma, si formano i caratteri.

È un ambiente fondamentale per lo sviluppo individuale.
Quindi istruire non è solo insegnare la lezione.
Ha una valenza notevolmente maggiore assume un ruolo di parità o meglio è parallelo a quello genitoriale.

Effettivamente rappresenta uno stimolo continuo per poter arricchire e invogliare i bambini ad esplorare.
Li coinvolgono in attività quotidiane rendendoli partecipi di un progetto.
Li responsabilizzano aiutandoli ad affermare la loro autonomia.
Di base c'è l'amore per un lavoro che è un po' una "missione".
Bisogna ammettere che hanno molta pazienza anche con noi genitori.
A volte dovremmo appoggiarli di più.

Spesso presi dai tanti pensieri quotidiani tralasciamo questo impegno e le cose via via, vanno deteriorandosi.
Bisognerebbe riflettere su quanto tempo i nostri figli passano a scuola.
Impressionante è un surrogato di famiglia.
Contribuisce notevolmente allo sviluppo umano dei bambini.
Così come chiediamo educazione e rispetto in casa, così dovremmo farlo per la scuola.
In effetti il dilagare del bullismo rappresenta una preoccupazione per la società.

Inoltre l'istruzione supporta e incentiva la comprensione della legalità.
La scuola insegna un mestiere, forma i professionisti del futuro, sviluppa competenze e abilità.
Avvia gli scolari al mondo del lavoro.

È un settore sociale basilare, forse sottovalutato...

Buona vita, Arianna.

mercoledì 25 ottobre 2017

la libertà.

Ciao a chi mi legge.
Come possiamo definire... la libertà?!
È quella sensazione che ci permette di esprimere il nostro essere, senza sentirsi giudicati e soprattutto accettando noi stessi per come siamo.
Gusti, opinioni, inclinazioni politiche, religiose e amorose comprese.
Ma, c'è un ma...
La singola libertà, finisce dove inizia quella altrui.
Quindi non può prescindere dal buon senso e dalla decenza.

Sono una donna libera, ciò mi permette di essere ridicola, sconcia o patetica solo perché non accetto le regole sociali?
Posso comportarmi o abbigliarmi in qualsiasi modo io desideri, fregandomene completamente del contesto?
Non posso farlo perché sono anche una madre e i miei figli ne soffrirebbero.
Ma se anche non ne avessi, la società stessa sarebbe ostaggio del mio comportamento contrario ad ogni regola morale!

Eh già...MORALITÀ!
Vale per tutti!
Anche per coloro che vogliono essere alternativi per forza e ad ogni costo!
Se non si accettano di buon grado le regole del vivere comune, ci sono ancora disponibili luoghi sperduti dove si 
può fare e dire qualunque cosa si voglia!

Ho conquistato uno spazio personale dove esprimo ragionamenti aperti a più soluzioni e opportunità.
Se iniziassi a offendere o insultare una qualche categoria di persone, pittosto che una fede religiosa, o una rappresentanza di vario genere, adducendo la libertà di espressione, cosa otterei?
Una infinità di querele, la perdita totale di credibilità e l'appellativo meritatissimo di...povera scema!

Anche quando ci si esprime su temi sociali, politici o alternativi, chi vuole rappresentarli, deve immedesimarsi in coloro che non concordano.
Allora, anche se non si condivide un ragionamento, siccome è compiuto nel rispetto verso il prossimo, si può essere liberi di esternarlo.

La società è formata da individui, ognuno con la sua testa più o meno pensante...
Poi ci sono quelli a cui tutto è dovuto e a cui tutto è permesso, in nome del politicamente corretto!!!
E siccome sono deboli e suscettibili, nessuno insegna loro le buone maniere, l'educazione, LA CIVILTÀ!!!

Non siete né liberi né trasgressivi, né alternativi né invidiabili.
Siete la "caricatura" di ciò che vorreste trasmettere.

Questo scritto è dedicato ai VIZIATI...
Non vi sopporto, siete prepotenti, una bruttura per il quieto vivere.

Speriamo che presto possiate assaggiare la sbobba che rifilate agli altri...chissà che non vi disgusti!

Arianna.

giovedì 19 ottobre 2017

#autolesionismo

Ciao a chi mi legge.
Tanti modi per farsi del male...perché?!
Da dove proviene questa volontà punitiva nei confronti di se stessi?!
Io credo da standard inarrivabili.
I media hanno la loro parte di colpa.
Troppo belli, di successo, ricchi e felici.
Ci sentiamo frustrati dal non essere come la società impone!
L'ambizione, l'arrivismo, hanno spodestato la voglia di partecipare?!
O si vince, si è primi, o niente!
Non sarà questo che crea frustrazione?
Essere sempre e soltanto vincenti è faticossissimo e forse irrealizzabile.
Sempre giovani, alla moda, infallibili...
Penso sia una condanna per chiunque ambisca ad una vita fatta di serenità.
Già detto, sempre e tutto non si può!
Perché allora non ci si perdona?!
Bisognerebbe soffermarsi e scrutare bene dietro le maschere di coloro che crediamo "arrivati".
In effetti molti di coloro che sono presi ad esempio, prima o poi hanno la loro quota di grattacapi, più o meno intensi.
Tutto questo apparire sempre e solo felici, appagati e indaffarati, crea molta ansia...
I momenti di pausa diventano carichi di stress e aspettative disattese.
Quasi non si potesse più stare senza far nulla.
Allora si riempiono vuoti grazie ai social network, leggendo persone che come me, contrastano " l'essereci sempre e comunque".
O magari cercando nelle bacheche personali messaggi o like o gradimenti vari!
Essere "seguiti" diventa l'imperativo assoluto.
Si cerca la conferma del proprio valore o magari solo la "popolarità"!
Qualcuno mi prenderà per incoerente, però insisto sulla necessità di avere rapporti interpersonali reali.
L'uso del web è fondamentale per lavoro e a scopo ricreativo, non può essere il metro del nostro valore.
Se così fosse, ogni follower perso non è più un tizio che dissente ma un giudice che ci rifiuta!
L'autolesionismo deriva anche dal vuoto di valori di cui ci siamo privati.
Il problema è che per guarirlo il percorso diventa impegnativo.
Non deleghiamo più il nostro valore a terze persone, iniziamo un cammino in cui ci prendiamo cura di noi stessi, per noi stessi e senza essere approvati da nessuno!
Rileggendo ciò che scrivo, spesso mi critico ferocemente...poi per fortuna, capita un articolo di qualche "giornalista" strapagato e mi rincuoro!
Penso che sbaglia chi lo fa come mestiere, figurati una che non riesce nemmeno a trafficare col web!
Una che straparla di tutto in un mondo sordo!
Una che fa domande in una società che esige risposte!
E allora mi sorrido...mi auto assolvo...penso che qualcuno mi legge e analizza un ragionamento che ne sollecita altri.
Insomma, sente che il mio percorso può essere di avallo al suo.
Così hanno funzionato i libri che ho letto.
Mi hanno supportata in tante situazioni pesanti.
Mi riconoscevo in ciò che leggevo oppure mi aiutavano a reagire oppure mi regalavano una risata.
Credo sia essenziale!
Amo la lettura, mi sto cimentando nella scrittura spesso ispirata da persone con cui interagisco anche virtualmente.
Allora dedico i miei scritti sperando di fare cosa gradita.
Non so ancora dove tutto ciò mi porterà, mi accontento di accendere speranze...:-)!!!

Buona vita, Arianna.

martedì 17 ottobre 2017

i miei primi 40.000






Ciao a chi mi legge.

Soprattutto a chi lo fa da circa dieci mesi.
Questa è un'avventura condivisa iniziata lo scorso dicembre.
Così un po' per gioco, un po' per provocazione ho continuato fino ad aprile.
Storie vere, episodi o avvenimenti trasformati in racconti.
Idee e riflessioni da commentare.

Poi, onestamente, nonostante i meravigliosi complimenti ricevuti, non ho avuto più voglia di pubblicare.
Ho scritto molto...molto ho cancellato!
Troppo polemica forse fastidiosa, troppo esplicita nel commentare fatti e persone riconoscibili.

Così ho iniziato ad approcciare a Twitter verso marzo e ho sperimentato piccoli pensieri in 140 caratteri.
Sorprendentemente sono stata notata e subito seguita da professionisti di questo ampio mondo.

Dico con enorme vanto che sono stata sollecitata ed invitata a ricominciare a scrivere e pubblicare da chi già lo fa di mestiere.
Più di qualcuno mi ha offerto spazi di cui usufruire o di commentare il proprio blog.
LUSINGHIERO ma...c'è un ma!

Arrivata a questo punto, la speranza si è accesa...forse prematuramente o troppo esplicita, comunque ho iniziato a credere che questo possa essere il mio futuro lavorativo.

Ringrazio chi mi sostiene con ritwit di post, pensieri e foto.

Molto di ciò che scrivo è ispirato da persone vere...storie reali, magari un po' camuffate.
Il risultato è che chi legge apprezza perché si riconosce.

I commenti sono sempre lusinghieri, mi danno coraggio.
Io rileggendo mi critico aspramente.

Però oramai sono curiosa di vedere fin dove arrivo.
Se veramente posso aspirare a farne un lavoro o se è un'opportunità solo per coltivare un hobby.
Chissà?!
Inizio ad escludere di non essere dotata di una sorta di piacevolezza nella scrittura perché il riscontro che ho avuto è oggettivo...quindi proseguo...

Il mio sogno?! (già in parte realizzato)
Scrivere su "ordinazione".
Ovvero essere commissionata a trattare argomenti, i più disparati, in modo diretto e spontaneo...sarebbe estremamente stimolante.
La famosa "posta del cuore" che tanto amavo da ragazza.

Si vedrà, intanto continuo a sperimentare in ottima compagnia.

GRAZIE di leggermi.
Buona vita, Arianna.

la musica

Ciao a chi mi legge.
Essendo per me indispensabile ne scrivo per come la vivo io.
Già, la musica è vita!
Nel senso stretto del termine...
Il cuore batte.
Il sangue pulsa nelle vene.
I polmoni, prendono e rilasciano aria.
Il corpo si muove coordinando ritmicamente i passi.
È tutto un crescendo di battiti!

Amo la musica profondamente.
Racchiude un caleidoscopio di emozioni.
È equilibrata, non fa torto a nessuno ed è fruibile a tutti.
La musica a qualsiasi età o stato emotivo o periodo di vita accompagna e sottolinea momenti importanti.
Oggettivamente è presente nella quotidianità di tutti.
Una canzone stimola sentimenti, ricordi, speranze.
Può rallegrare, mettere euforia, rattristare, suscitare commozione o scatenare un ballo!

Spesso canto in macchina, quando la radio passa qualche canzone che è stata basilare nella mia vita!
Mi è capitato di incrociare sguardi divertiti di chi, magari fermo al semaforo, mi ha vista "esibirmi"!!! :-)

Non ho un genere preferito, dipende dalla situazione o dallo stato d'animo o dal contesto.
Però ho sempre una colonna sonora. 
Pensate ai film, senza la musica di sottofondo perderebbero gran parte della bellezza.
Prediligo la musica italiana, mi scateno con il latino americano.

La musica permette di "comunicare"...
Persone che non hanno parole, si affidano ad una canzone per farsi rappresentare.
Innamorati che si corteggiano dedicandosi testi ricchi di sentimento.
In base all'età, ognuno ha i suoi gusti, il suo repertorio.
Può essere un canale per accorciare distanze, quasi a potersi sfiorare...
Una canzone può "costringerti" a pensare ad una particolare persona! :-)

La musica è la rappresentazione della società:
varia, variegata, variabile, variopinta.

Ascoltare buona musica, fa vibrare l'anima, distende i nervi, stimola il buon umore, insomma è una carezza!
E una carezza, non si rifiuta mai!

Buona vita, Arianna.

sabato 14 ottobre 2017

l'ombra.

Ciao a chi mi legge.
In ognuno di noi con il passare del tempo, si forma il carattere.
Gusti, preferenze, opinioni e tutto ciò che ci contraddistingue, che ci rende unici.
Poi, anche non volendo ammetterlo, le esperienze sedimentano anche emozioni considerate negative.
Ansia, paura, forse anche debolezza...
È l'ombra che si proietta fuori di noi, se ci avete fatto caso è sempre deformata rispetto ai nostri contorni.
Il sole ci illumina e proietta questa figura senza lineamenti.
Però è lì, fa parte di noi, ci segue, ci osserva silenziosamente, è l'unica che ci conosce davvero!
Per qualcuno è un rifugio sicuro, dove racchiudere tutto ciò che è poco convenzionale o mal tollerato.
Credo che andare fino in fondo aiuti a conoscere se stessi e forse ad accettarsi, difetti compresi.
Solo l'ombra ci può svelare chi siamo veramente e perché si è potuta nutrire, approfittando della nostra negazione.
In effetti è più rassicurante credersi immuni da pensieri negativi, aggressivi o rinunciatari.
E invece io penso che alla base di un buon equilibrio, ci debba essere la comprensione dei nostri lati ombra 
Fanno parte del nostro vissuto, hanno una ragione di esistere e se ignorati, segnalano la loro presenza.
Spesso si crede che sedando un disturbo esso scompaia.
Non credo, penso invece che vada affrontato.
Solo accettando i nostri risvolti negativi possiamo ridimensionare il loro potere sulla nostra quotidianità.
Solo guardando in faccia la nostra parte più misera e gretta, possiamo modellarla a nostro piacimento e beneficiarne.
Accettando la totalità dell'animo umano, permettiamo a noi stessi di evolvere come persone, liberandoci della convinzione errata, di dover essere per forza vincenti e ragionevolmente corretti.
Non credo proprio!
Tutti sbagliamo, spesso mossi da sentimenti poco nobili.
Da incongruenze dei pensieri, da scelte più facili e meno impegnative.
Ma, l'ombra è lì che osserva, assorbe, memorizza.
Al momento giusto, bussa e ci ricorda ciò che siamo...
Un po' come nascondere la polvere sotto al tappeto!
Oltre ad essere anti igienico, prima o poi viene fuori e il lavoro di pulizia, si complica.
Credo che in rarissimi casi si possa evitare di fare i conti con la propria ombra.
Forse chi si serve di lei per avere diverse opportunità è il più fortunato.
Per tutti gli altri c'è necessità di amalgamarla nel vivere quotidiano.
Dosandola, potrebbe essere una risorsa anziché un limite.
La paura diventerebbe un allarme di scelte affrettate.
L'ansia segnalerebbe un disagio non più tollerabile.
Il cinismo funzionerebbe come protezione per coloro che sono carenti di sano egoismo.
Forse affrontando il lato più profondo e sgradevole dei nostri sentimenti, potremmo servircene in modo costruttivo.
E magari imparare ad accettare che la natura ci riserva anche sensazioni sgradevoli o meglio stimola sentimenti contrastanti.
Così facendo le reazioni più istintive verrebbero stemperate dalla razionalità ma non del tutto soffocate.
Nel limite della tollerabilità, i nostri lati ombra segnano dei confini inviolabili, che proteggono la parte più fragile di noi.
Quella che ognuno protegge e nasconde ad occhi indiscreti.
Forse facendo leva sui nostri istinti meno nobili, dosandoli sapientemente, il carattere sarebbe più aderente alla personalità e l'equilibrio creato, sarebbe la custodia dell'animo fragile.
In fondo, potrebbe essere proprio l'ombra a custodire la vera natura di ognuno di noi...
Forse...

Buona vita, Arianna.


martedì 4 aprile 2017

la tolleranza

Ciao a chi mi legge.
Cosa significa tollerare...
È un termine che prevede l'eliminazione di ogni stereotipo e preconcetto che un argomento porta con sé.
Ovvero, stabilire con certezza assoluta se un evento o un'opinione sia giusta o sbagliata.
Si può pensare che un ragionamento sia in contrasto col nostro essere, ma tollerare che qualcuno la pensi in maniera diametralmente opposta.
I singoli hanno possibilità di avere sentimenti e opinioni contrastanti, capita.
Si discute, ci si confronta e poi nei limiti, ognuno trae le sue conclusioni.
Amplificando questo concetto, si può applicare alla società?!
Siccome sono di un dato schieramento politico, se i miei avversari hanno una buona idea io la scarto a prescindere?
Se la mia squadra ha meritato di perdere perché l'avversario in campo è stato superiore sono in grado di ammetterlo, di non insultarlo?

Se questa società ha imboccato una via che è un vicolo cieco, vogliamo passare altri anni ad accusarci vicendevolmente oppure è arrivato il momento di percorrere un'altra strada?
Se i nostri giovani si perdono dietro una realtà senza più regole e responsabilità, sono privilegiati?
o forse stiamo tirando su generazioni di persone deboli viziate, senza la minima idea di cosa sia l'impegno?

Se la nostra "classe politica" è inefficace, li rimandiamo a scuola o forse li abbiamo votati per i motivi sbagliati?
Molte faccende si possono tollerare siamo adulti e sappiamo che fanno parte della quotidianità, delle mansioni che si svolgono, dei ruoli che si ricoprono.
Altre sono INTOLLERABILI!

La società, tutti compresi, a mio vedere non funziona più.
Non è dando un nome alle nuove aberranti violenze che esse si dissolvono.
Stiamo forse imparando a familiarizzare con loro?
Bullismo, femminicidio, stalker...
Li abbiamo battezzati, vogliamo combatterli o no?
Solo l'educazione può sconfiggere l'anestesia mentale.

Nutrire i bambini esattamente all'opposto di chi li arma piccolossimi...

Nutrire un cervello completamente libero da preconcetti e stereotipi significa avere una tela bianca su cui dipingere qualsiasi cosa.
E allora nuovi compositori, scrittori, artisti, inventori, scienziati, politici, potrebbero avere natali e prospettive nel nostro Paese.
RIFLETTIAMOCI, Arianna.

sabato 1 aprile 2017

i miei primi 30.000

Ciao a chi mi legge.
Direi che sono "popolare"...
È ciò che mi ha permesso di rendere i miei scritti leggibili.
Molti post citano grandi scrittori, pensatori o poeti.
Io non appartengo a nessuna di queste categorie.
Vivo la vita osservando e traducendo il mio punto di vista in pensieri fruibili a chiunque voglia distrarsi un po'.
Certo è che 30.000 pagine visualizzate stupiscono e incoraggiano.
Sono una persona concreta, fin troppo, quindi è fondamentale per me trovare un senso a ciò che faccio.
Il contatore gira e io penso che le mie riflessioni siano di supporto a chi legge.
Anche chi non condivide è importante.
Non pretendo un seguito sempre e solo accondiscendente.
È l'indifferenza che frena l'entusiasmo.
Mettere in moto ragionamenti positivi o in contrasto, è un risultato insperato.
Chi si espone con pensieri personali è criticabile.
Non mi spaventa trovo sia stimolante il confronto sempre e comunque.
Per me è fonte di arricchimento personale, culturale e di vissuto.
Non sempre sono preparata ad ogni argomento, però penso che il buon senso debba prevalere.
Ogni periodo storico ha le sue contraddizioni, questo non fa eccezione.
La differenza è il dilagare di modi e possibilità che mettono in comunicazione il mondo.

Uno di questi è il blog!

Scoperta recentissima per me diventato il prolungamento del mio stesso modo di approcciarmi alla quotidianità.
Così vivo, così scrivo!
Stupidate ed errori compresi.
Evidentemente traspare e il risultato è oggettivo.
GRAZIE
Non solo di leggermi, ma anche di continuare a farlo.
Parlando di argomenti spesso critici e spinosi il rischio è urtare suscettibilità oppure di stancare con ragionamenti che in molti considerano utopistici.
Insomma di annoiare, mostrarsi pesanti o sempre in controtendenza.
Io, di mio, ho la soddisfazione di aver superato il timore di non essere compresa.
Il resto, già detto, mi serve come sviluppo emotivo personale e testimonianza per i miei figli.
Ma se può diventare uno stimolo per altri allora sarebbe un grande privilegio e forse qualcosa di più profondo e incisivo.
Forse sono una comunicatrice, spontaneamente esprimo concetti che rappresentano più persone diverse per genere e identità.
Chissà...finché desto interesse proseguo questa condivisione.

In Generale, GRAZIE DI CUORE!

Buona vita, Arianna.



la fedeltà!

Ciao a chi mi legge.
Tema molto impegnativo, impegnato e che richiede impegno.
Come si fa con tanti stimoli, occasioni e distrazioni a NON approfittare...?!

La fedeltà è un GIURAMENTO!
Il problema è alla radice, si promette senza capirne il vero significato.
Tradire significa ingannare se stessi, quello in cui si crede, che si desidera!

Se "mi prometto" ad una persona, devo essere necessariamente sicura che racchiude e rappresenta tutto ciò che cerco in un partner.
Se mi conosco bene, so ciò che desidero e se ho la straordinaria fortuna di incontrare qualcuno che ha le caratteristiche che cerco, non ho motivo di cercare oltre, altro, altrove.
Il problema è che le persone non conoscono se stesse, quindi si sbaglia partner, capita...
Fortunatamente esiste il divorzio che ripara agonie interminabili.

La prima tappa che precede un giuramento, è stabilire se si è in grado di tenere fede alla parola data!
Se si è compreso il valore di ciò che ci apprestiamo a giurare...fedeltà!
Al partner, ad una causa più grande di noi, più importante dei singoli individui.
Diventa una specie di debito che noi siamo felici di pagare quotidianamente...forse l'unico!

Allora è necessario avere le idee chiare, sapere che cosa si desidera dalla vita, che percorso si vuole intraprendere e trovare il corrispettivo di questo sentire, nel partner definitivo.

Se è quello giusto, adatto, compatibile, il solo pensiero di essere toccati o baciati da qualcuno di diverso, ci dovrebbe suonare irreale, strano, improponibile!

La fedeltà è SENSO DI APPARTENENZA!
E se ti senti di appartenere a qualcuno tanto da creare una Famiglia, non ti passa per la testa di tradire.
Se lo si fa, è perché non si è voluta trovare altra soluzione per alleviare lo stallo o il famoso "calo del desiderio".
Ogni uomo corteggia la sua donna per poterla amare nell'intimità.
Poi le proietta addosso la figura materna e inizia a trascurarla, occhieggiando in giro.
La donna si sente umiliata, non più attraente, utilizzata come una colf e le viene...mal di testa.
Sa che lui non la desidera più, la "usa", non è più coinvolta da lui e si sottrae.
Un uomo si abitua a questo ritmo e invece di indagare, inventare, stuzzicare, cerca altrove "carne fresca".
Lei, appena trova chi le ricorda di essere una bella femmina, cede e si fa amare...già, capita!
Probabilmente mentre cercava di ravvivare il rapporto col marito, c'era il derby!!!
Forse qualche volta si sceglie affrettatamente e superficialmente la persona con cui condividere la vita.
Sbagliando, ci si accontenta di un sentimento tiepido che si fredda...
come il brodo, sciapo e comodo per i tempi di "raffreddamento".

L'Amore è passione!
Per la vita, per un progetto condiviso, per un corpo che ci da piacere, perché senza...non avrebbe senso!
Allora si che si può giurare fedeltà...

Buona vita, Arianna.

lunedì 27 marzo 2017

il cibo



Ciao a chi mi legge.
L'argomento è vasto sia come importanza che come significato simbolico.
Vivendo in un Paese che ne è RAPPRESENTANZA MONDIALE, mi sento forte sull'argomento.

sabato 25 marzo 2017

sono una VISIONARIA?!

Ciao a chi mi legge.
Ho guardato il significato sul dizionario:
rendere semplici le complessità!
Bellissima definizione.
Credo che se mi corrispondesse realmente ne sarei orgogliosa :-)!
È una qualità notevole e se praticata con costanza, mi aprirebbe strade inaspettate.
Se prima del blog mi avessero chiesto cosa mi aspettavo da questo esperimento, avrei risposto:
LIBERTÀ DI ESPRESSIONE!
Non avrei creduto in un riscontro così lusinghiero.
Significa che posso collocarmi nella nicchia di coloro i quali, attirano l'attenzione altrui, perché hanno qualcosa da dire.
Sia nel bene che nel male.
Non essendoci contatto diretto, non retrocedo alla critica feroce, alla battuta fatta per sminuire piuttosto che alla provocazione sterile.
Mi è capitato spesso di spazientirmi ad un attacco, salvo poi, passato un tot di tempo, avere riscontri oggettivi della mia sensazione iniziale.
È risaputo che la ragione è dei fessi...
Non mi aspetto di avere ogni risposta alle mie domande, mi accontento di poterle fare senza essere ETICHETTATA!
Se, per uno strano scherzo della natura, sono portata ad avere una visione diversa delle cose, forse può essere utile.
Forse produce una sorta di benessere, di alternativa piacevole e più leggera...non so...
Sarebbe una vittoria!!!
Da strana, quasi irrealistica nei pensieri, a simpatica alternativa salutare!
E allora arriverei al mio scopo iniziale: stimolare un ragionamento differente, più leggero ma consapevole.
Meno attese da eventuali manne dal cielo e più responsabilità personale, ma con un pizzico di ironia che non guasta mai.
La società è formata da persone, le quali hanno idee e possibilità di metterle in pratica.
Le priorità non sono l'arrivismo ma il miglioramento della qualità della vita.
Nel viaggio, il godersi il tragitto, potrebbe essere più piacevole della meta.
Forse è per questo che amo i treni, le stazioni, le città che si toccano, il panorama dal finestrino, la possibilità di ristorarsi.
Forse per questo le "cose" più particolari mi trovano...sanno di essere apprezzate, sanno di non passare inosservate.
La mia natura quasi sempre controcorrente non è più un peso ma un'opportunità di riflessione.
Bello...ci metterei la firma, se così fosse.
Riuscire a spiegare le cose difficili, tramutandole in comprensibili...cool...oppure fool???
 Boh!!!

Buona vita, Arianna.

giovedì 23 marzo 2017

abitudini salutari

Ciao a chi mi legge.
Come si può trattare un argomento delicato, intimo e personale come l'igiene senza offendere o scadere nel ridicolo?
Provo...ne parlo per come la vivo io.

Si parla spessissimo del rispetto per se stessi e per gli altri, di come prendersi cura e amarsi.
La forma più alta del volersi bene parte proprio dall'igiene personale.

Chi ha vissuto e vive con me, mi prende per maniaca, fissata con la pulizia.
Non è propriamente così, ma ogni malessere o fastidio piuttosto che stanchezza, io lo risolvo con una doccia...
quando posso, un bagno caldo e profumato mi rigenera.

Spesso mi lamento della mole di panni da lavare e stirare, ma non cambierei mai la mia routine.
Sentirsi in ordine e puliti crea un benessere diffuso che non dà nessun'altra abitudine.

Vero è che per me tutto ciò che riguarda saponi, creme e compagnia bella, smuovono istinti primordiali al limite dell'ossessione.
Vero anche che sentirsi sporchi o sudati oppure trasandati crea disagio a chiunque abbia un minimo di vita personale e sociale.

Spesso dico che ogni casa ha i suoi odori familiari.
Così anche le persone...bello, è una peculiarità individuale.

Le puzze, NO!

Sono moleste e sgradevoli, ci rendono poco attraenti e danno di noi una impressione sciatta e poco invitante.
L'immagine non è il vestito costoso se poi sotto non corrisponde ad una persona curata.
Oltre l'abbigliamento bisogna tenere in considerazione anche i capelli, le unghie, i denti, così come barba e pelurie varie.

Pensiamo a quanto sia stimolante il profumino di un piatto prelibato.
Oppure all'odore insopportabile dei bagni pubblici.

L'odore è l'afrodisiaco per eccellenza...
Stimola tutta una serie di percezioni che invogliano il contatto, le carezze, esplorare un corpo morbido e pulito.
Un odore naturalmente buono, presuppone che la persona a cui appartiene abbia tutta una serie di caratteristiche positive e invitanti.
Insomma si è più attraenti....:-)!

Buon bagno, Arianna.

venerdì 17 marzo 2017

il pianto

Ciao a chi mi legge.
Questa è una reazione dal duplice colore...bianco e nero!
Può essere scatenato da forti emozioni, sia positive che negative.
Comunque è la difesa che ognuno utilizza come sfogo a qualcosa che non si è ancora in grado di gestire.
Quando un evento, un ricordo, una notizia piuttosto che una musica ci colgono impreparati, arriva la commozione.
Come fosse la valvola di sfogo di un sentimento troppo grande da reprimere ma troppo intenso da contenere.
Il cuore e il cervello all'unisono si allineano su di un pensiero che riempie tutto.
Non sapendo come controllare il sentimento che ci avvolge totalmente, il corpo mette in atto questo meccanismo.
Si dice che gli occhi siano lo specchio dell'anima, allora le lacrime cosa rappresentano?
Se, come vuole la leggenda, gli dei piangendo danno vita alle perle, le lacrime degli uomini cosa sono???
Emozioni liquefatte, talmente potenti da strabordare fuori dal corpo!

Il pianto è purificatore, mette in moto tutta una serie di reazioni cellulari che portano ad una sferzata di benessere.
Come fosse una spugna che asciuga o assorbe una sensazione così grande da dover essere arginata.

Non sono una che colpevolizza gli uomini che piangono, così come non credo sia una esclusività delle donne.
Certo però che le lacrime di un uomo colpiscono molto di più!
Soprattutto se sono causate dal mal d'amore...
Direi che forse sono il complimento più bello che possa ricevere una donna.
Andrebbero apprezzate, non credo che in molti siano disposti ad "esternare" i propri sentimenti.

È una reazione talmente naturale che non si riesce a nascondere.
Ci si mostra indifesi, vulnerabili, colpiti dritti nell'animo!
Mi sono sempre seccata della mia emotività, adesso rileggendo, mi sembra un gesto che denota sensibilità.

Non ci avevo mai pensato, non è debolezza ma eccesso di cuore!

Se dovesse capitare, accogliamolo come fosse la possibilità di liberarsi, di avere più spazio per altro.

Buona vita, Arianna.

lunedì 13 marzo 2017

la memoria

Ciao a chi mi legge.
Spesso sentiamo dire una frase che a me personalmente irrita: gli italiani hanno la memoria corta.
Io ho sempre creduto che chi si nasconde dietro ai luoghi comuni, strumentalizzi un concetto affinché non gli si ritorca contro.
In effetti converrebbe a parecchi che noi avessimo la memoria corta...
E invece sorprendentemente, le persone comuni gli eventi importanti li ricordano.
La "fortuna" è che nella confusione generale i problemi si sommano e rimane poco tempo per ricordare quanto facilmente si possano dimenticare le promesse.

Chi decide cosa è importante ricordare?
Cosa è degno di essere menzionato?
Quale ricordo meriti di essere onorato e quale no?
La sensibilità delle persone deve prevalere sulle date storiche, oppure sono gli storici che decidono su quali avvenimenti focalizzare il ricordo?

Personalmente, amo il neorealismo perché racconta storie meno evidenziate.
Penso alla "ciociara", spaccato storico brutale.
Ci sono molti capolavori cuciti su misura su figure che si sono distinte per atti eroici.
Singoli uomini sacrificati per salvare inermi concittadini.

Oggi vie e scuole sono intitolate a loro, ma in pochi raccontano alle nuove generazioni il perché abbiano meritato tanto onore...
È quasi come ci si sentisse sciocchi a rinnovare il pensiero su eventi drammatici ma ricchi di valori forse perduti.
Mi chiedo se sia volontario.
Periodi storici quasi oscurati, quando invece andrebbero analizzati in profondità.
Io avrei un fiume di domande, ma a volte evito e faccio ricerche solitarie...

Questo mi sembra più calzante: in questo Paese "certi" argomenti...sono tabù.
Non pretendo di cambiare le cose.
 Sottolineo che ci sono persone che fanno domande solo per conoscere le risposte, interrogando persone più preparate.

Nel frattempo leggo tutto e il suo contrario, mi informo, provo a capirci qualcosa e alla fine mi affido a ciò che ritengo verosimile.

Questo scritto è dedicato ai "dimenticati"....
Arianna.

giovedì 9 marzo 2017

la Germania.

Ciao a chi mi legge.
Oggi dedico il mio pensiero a questo Paese che mi legge con assiduità :-)!
GRAZIE.
Conosco per immagini televisive, i meravigliosi mercatini artigianali oppure la festa che dedicate alla birra.
Non ci sono mai stata, chissà magari un giorno...
Siete in tanti, forse molti italiani trapiantati in Germania!

O forse a qualche tedesco sono simpatica?!

Sono ammiratrice di molte delle vostre politiche sociali interne.
Meno concorde con le relazioni estere.

Fin'ora, ho provato ad essere onesta, vorrei continuare senza mancare di rispetto.

Questa Europa non mi convince.
La gestione fatta delle risorse comuni, non mi piace.
Vorrei ci fossero scambi culturali e sociali.
Vorrei un accrescimento del benessere collettivo.
Vorrei esportare il meglio del mio Paese e importare il meglio del Vostro!

Spesso non ci siamo stati simpatici.
Un braccio di ferro senza né vincitori né vinti.

Eppure, siamo vicini di casa!!!
Possibile non ci sia un modo???
Può sempre e solo essere una questione di soldi?!

Sarò una sognatrice, forse patetica, illusa e utopica!

Comunque Voi mi leggete ed io mi sento autorizzata ad esprimere il mio pensiero.

Noi lì siamo mafia, voi qui kartoffen...secondo me QUESTO è patetico.
Lo stereotipo a tutti i costi!
In un mondo tecnologico e avanzato, ci accontentiamo di questo???
I muri culturali devono cadere, solo così è possibile esaltare la propria origine, apprezzando la cultura altrui.

Sono rattristata, magari in molti rideranno di tanto ardire!
Ma credo veramente che molte cose vadano ripensate.
A misura umana.

Troppa sofferenza, inimicizia, competizione.

Non è quello che insegno ai miei figli.
Cerco di stimolare il meglio di loro.
Non voglio che emergano affossando gli altri.

Non sarebbe corretto, non può essere tutta una gara.

Mi scuso se ho urtato delle sensibilità toccando argomenti scomodi.
Credo sia giusto dire come la penso.

Buona vita, Arianna.


lunedì 6 marzo 2017

l'America

Ciao a chi mi legge.
Questa è una dedica agli Stati Uniti.
Da questo sconfinato Paese, giornalmente, ho il numero di lettori più alto!
A volte il triplo dell'Italia. Fisso, il doppio.
La curiosità non mi dà tregua :-) :-) :-)!
Siete americani, italiani emigrati, entrambi???
Vi supplico qualcuno mi risponda!
Magari siete a Broccolino.
Oppure nella Grande Mela.
Forse San Francisco.
Siete cow-boy. Texas.
La Città degli Angeli.
????????????????
Siete soldati, ristoratori, cervelloni all'estero???
Italo-qualcosa...
Perché mi leggete?
Cosa vi trasmetto?
Attraverso i miei scritti, cosa cercate?
Possibile che il mio pensiero trovi più corrispondenza in America, che a Casa mia?
È un dato stabile quasi da subito!
La mia mentalità?
Il mio sarcasmo?
Il fatto che racconto anche cose buffe?
O vi piace COME lo racconto?
Forse da Voi sarei un fenomeno....detto così suona a doppia interpretazione :-) :-) :-) :-)!
Comunque, Voi mi leggete con costanza e io Vi penso con continuità.
La simpatia è reciproca!
Non sto a ringraziare tutti gli altri Paesi in giro per il mondo, sarebbe troppo autocelebrativo!!!
Però, una menzione la merita l'America Latina che inizia timidamente ad affacciarsi....GRAZIE.

Per concludere il mio pensiero, dico che non sono mai venuta dalle Vostre parti.
Ho paura dell'aereo.
Onestamente anche Lì, non gira proprio tutto a dovere, però essendo digiuna non mi esprimo.

So per certo che amate il made in Italy di tutti i settori e questo non può farmi che grande piacere.
Così come l'Italia è meta turistica molto amata, grazie! :-)

Sinceramente la mia prima tappa sarebbe Ellis Island.
Ovvie ragioni....
La Statua Della Libertà.
La seconda Little Italy.

Perdonatemi, sarei la classica turista italiana in America.

Un grande KISS, Arianna.



domenica 5 marzo 2017

i nonni :-)!

Ciao a chi mi legge.
Un Angel mi ha suggerito di dare voce ai silenzi dell'anima.
Chi più di loro, hanno ingoiato bocconi amari...
Pensiamoci!
In questi anni di crisi economica e lavorativa, si è potuti andare avanti GRAZIE a loro.
I sacrifici di una vita sudata, i risparmi messi da parte per i periodi di magra, la casa comprata per avere "un tetto sopra la testa".
Hanno portato il peso più gravoso.
Sono la spina dorsale del nostro Paese.

Non mi soffermo su come siano stati ricambiati, non è il caso di trascendere!

Molte di noi si affidano a loro per avere baby sitter di fiducia, cuoche raffinate, colf instancabili.
Non solo GRATIS, ma molto spesso con qualche spicciolo in aiuto.

Diciamolo: dove non arriviamo noi, intervengono i nonni.
D'altronde, hanno lavorato una vita PROPRIO PER NOI!
Mai, avrebbero pensato di assistere ad un tale declino.

Loro sono i figli della guerra.
Hanno patito molto, credevano di aver lasciato la miseria alle spalle.

Invece...

Io mi sento di raccogliere un sentimento diffuso di gratitudine!

Speriamo che chi di dovere, ponga PRESTO rimedio alle tante ingiustizie di cui i nonni sono stati vittime e testimoni.

Ci hanno consegnato un Paese libero e in crescita.
CERCHIAMO DI NON DELUDERLI.

Non chiedono altro che passare una buona vecchiaia, sapendo che i figli e i nipoti, sono sistemati.

Buona vita, Arianna.

sabato 4 marzo 2017

il buon padre di famiglia

Ciao a chi mi legge.
Questa è un'espressione che si usa di frequente, ma cosa significa?
Nasce dal diritto, ma si applica nella vita quotidiana.
Il buon padre di famiglia è colui che si assume la responsabilità di essere equilibrato nel distribuire i compiti, imparziale nei giudizi, giusto nei meriti.
Insomma è colui che usa il buon senso e quando decide, lo fa per il bene collettivo.
Non teme il confronto è autorevole, mai autoritario.
Non si impone, viene ascoltato per la sua saggezza ed esperienza.
Coordina affinché tutto sia equilibrato e nessuno venga dimenticato.
La sua, è una parola anche dura, se serve.
Avendo la visione d'insieme ma anche critica e super partes, indirizza il tutto.
Armonizza, stempera le discordie, rappresenta il singolo ma sceglie solo ciò che è giusto per tutti!
Un ruolo non semplice.
Di grande responsabilità, lui È...il sentire collettivo.

Come un direttore d'orchestra, unisce tanti suoni affinché diventino una bella melodia.
Può farlo perché ha capacità di usare ogni strumento, sa dosare le note, conosce lo spartito, guida i suoi musicisti, è fedele al pubblico che assiste al concerto.
Sente la pressione del suo ruolo, è la sua missione.

Personalmente, era da un po' che non confidavo più in questa figura.
In questo periodo invece, la speranza si è riaccesa.
Sono tornata ad osservare, a credere che si possa fare un concerto da standing ovation!
Spero che questo sia l'inizio di una tournée mondiale, ricca di successo.
Che faccia riscoprire uno spartito ormai sparito.

D'altronde, amo la musica...spero abbia un futuro di spicco!

Buon lavoro, rispettosamente.
Arianna.

venerdì 3 marzo 2017

i miei primi 20.000

Ciao a chi mi legge.
20.458 volte, sono stata ascoltata.
State investendo su di me...ognuno qualcosa.
Forse la curiosità di un'opinione diversa.
Potrebbe essere l'immedesimarsi in situazioni simili alle proprie.
Anche la volontà di aprirsi ad un punto di vista differente.

Essere critica non è mai stato così piacevole.
Normalmente ho difficoltà, di persona, ad essere riflessiva.
È vero, tendo ad essere troppo reattiva.
Infatti, spessissimo, mi scrivo addosso...
Capita!
Tant'è che devo rileggere più volte e in momenti diversi per dire se mi piace, se sono contenta.
Avevo promesso a me stessa che mi sarei costruita una vita più appagante.
Eccomi! Grazie a chi apprezza.
Qualcuno mi commenta con tono intimo e confidenziale.
Significa che chi mi legge con frequenza ama gli sviluppi del blog, ne è incuriosito.
Tifa per me!

Una menzione speciale va a coloro che mi leggono dall'estero.
Con imbarazzo mi scuso di non parlare inglese.
Non ho potuto rispondere a dei commenti perché non conosco bene la lingua.
Il solo pensarvi mi rallegra.
Quante domande avrei....
Chi siete, che lavoro fate, cosa vi spinge a leggermi, magari traducendo.
O magari siete Italiani all'estero e allora vi faccio da ponte, accorciando le distanze...chissà?!
Vi dedico un saluto speciale in effetti mi emoziona parecchio essere seguita in giro per il mondo.
In verità, confesso, sono posti che nemmeno so dove si trovano!
Non ero portata per la geografia e non ho viaggiato molto.
Concludo salutando i nottambuli, vi sono solidale già detto.
Adesso se mi capita un'alzata notturna, vi penso e mi chiedo se qualcuno in quel momento mi legge :-)

Grazie ancora per la stima.
Buona vita, Arianna.