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venerdì 19 gennaio 2018

galateo social


Ciao a chi mi legge.
Il titolo dice molto ma non tutto.
E' un'ipotesi azzardata? Si può redigere un codice di comportamenti opportuni da praticare sui social?
Personalmente credo sia indispensabile per diversi motivi.
Anzitutto occorre ricordarsi che rimane tutto scritto e quindi e' auspicabile non doversi vergognare o pentire di ciò che pubblichiamo o commentiamo.
Io penso sempre che se dovessero scorrere le frasi scritte da me una dopo l'altra potrei ridere a crepapelle o imbarazzarmi degli errori di ortografia ma non mi dovrei pentire di eventuali volgarita' o insulti o peggio.
Effettivamente scrivo pensando che potrebbe leggermi anche mio figlio o un vicino di casa piuttosto che un eventuale datore di lavoro...magari un fidanzato!!!

I ragazzi assorbono dal nostro esempio e da quando ho il blog, mio figlio si sta impegnado nei temi scritti piuttosto che partecipare al giornalino della scuola, si sente gratificato dal rileggere un compito ben fatto ma che soprattutto lo rappresenta nei pensieri e nelle opinioni.

L'educazione non e' fatta solo di regole ma anche di gentilezza e garbo nel saper interagire con sconosciuti che condividono interessi comuni ai nostri oppure prendere parte ad un dibattito senza dover offendere pur di avere ragione o l'ultima parola.
Non conosciamo la sensibilita' di chi e' dall'altra parte dello schermo quindi e' preferibile essere cauti per non ferire magari anche involontariamente.
Sarebbe una gran bella rivoluzione culturale!
I cafoni e volgari o I prepotenti e gli attaccabrighe sarebbero isolati...sai che frustrazione!

Spesso rileggo I miei scritti in cerca di orrori ortografici e ne trovo tantissimi, ho anche corretto alcune frasi molto polemiche non cambiandone il senso ma ho moderato il tono, meno accusatorio.
Credo sia più rispettoso sia per chi legge che per la fluidita' del testo.

Siamo un po' come il bar in piazza ci si affaccia per vedere chi c'e' e volendo si scambiano chiacchiere informazioni o opinioni, solo che qui lo facciamo su scala mondiale e per iscritto che e' ancora più impegnativo.
Il senso di condivisione e' indispensabile.
Quindi ciò che si pubblica sappiamo già che sara' condiviso, anche le cose più intime e personali possono essere gradevoli e di grande stile.
Gli anni passano e come I tatuaggi I nostri scritti racconteranno la nostra storia quando saremo più vecchi!
Pensiamo alla possibilità di poter rileggere tutto tra venti anni...io ne avro' superati 60! 
Forse saro' nonna!
Fra 40 anni mio nipote potrebbe essere curioso di rileggere I miei pensieri per conoscermi meglio...troverebbe le orme del mio percorso, le mie idee di oggi proiettate nel futuro...una grande responsabilità a pensarci.

In conclusione volevo esternare questa riflessione perche' secondo me e' sottovalutata.
La scelta rimane personale e insindacabile pero' se ancora vogliamo chiamarla civiltà, bisogna rimanere entro certi limiti del buongusto.

Buona vita, Arianna.

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